Meno c’è, meglio è
Ricercatezza, design, essenzialità sono questi i punti chiave per avere una cucina minimal

Lo dice la parola stessa: minimal significa minimo quindi richiede lo stretto necessario, l’indispensabile, l’essenziale.
Avere una cucina minimal significa dare importanza all’essenzialità senza abbandonare la propria personalità e i propri gusti. Una cucina minimal ha stile e ci aiuta ad ottimizzare gli spazi e ad ottenere l’ordine preciso che tanto ricerchiamo.

Isola con frontali in legno e top nero caratterizzata dalla presenza del piano a induzione e del lavello

Cucina minimal: essenzialità e funzionalità al primo posto

In una cucina minimal sono due i punti principali da tenere in considerazione:

  • funzionalità;
  • essenzialità.

Nelle cucine minimal deve essere tutto ordinato, pulito e necessario: non sono ammessi oggetti superflui perché riempiono senza una vera utilità ma ogni elemento deve avere il suo posto.

Il motto è: meno c’è, meglio è! Come si legge nel nostro articolo dedicato al minimal design: STILE MINIMALISTA: IL SIGNIFICATO NASCOSTO.

Quali sono le caratteristiche di una cucina minimal?

In genere le cucine che rispettano lo stile minimalista sono lineari, anche se si può optare per una cucina angolare.

Le soluzioni sono varie: si possono avere i pensili che arrivano fino al soffitto in modo da riempire l’intera parete sfruttando tutto lo spazio disponibile, sia in altezza che in lunghezza.

Cucina minimal senza pensili con cappa ad isola

Quando i pensili non arrivano al soffitto si può scegliere di costruire un controsoffitto e mettere dei faretti led: questa soluzione fa molto cucina moderna.

Si possono avere solo basi senza pensili, quindi non abbiamo l’ingombro dei mobili appesi ma è tutto a portata di mano e all’altezza corretta: non dobbiamo metterci in punta di piedi o salire su una sedia per raggiungere i punti più alti ma basta piegarsi un po’ per raggiungere il punto più basso, decisamente più funzionale. Ma se non ci sono i pensili dove si trova la cappa? Le soluzioni da adottare possono essere tre: la prima è avere solo la cappa appesa al muro, l’altra è averla integrata al piano cottura e l’ultima è averla sospesa. Quest’ultima opzione prevede che la cappa venga giù dal soffitto ed è molto usata quando il piano cottura è installato su un’isola.

Non sono da disdegnare isole o penisole come prolungamento del piano di lavoro. Nel caso di una cucina angolare, che quindi si sviluppa su due pareti, possiamo avere un lato dedicato al lavello e al piano cottura e l’altro da utilizzare come piano d’appoggio oppure un lato riservato al lavello e l’altro al piano cottura.

Gli oggetti a vista devono essere pochi ed essenziali, anche gli elettrodomestici sono preferibili nascosti all’interno dei mobili o incassati.

La cucina così strutturata permette di sistemare ed organizzare lo spazio in modo funzionale: le cose che si usano di meno poste più in alto, quelle che si usano maggiormente più in basso perché devono essere più facili da recuperare.

I pensili devono essere ben organizzati al loro interno non devono essere pieni ma contenere il necessario. Non dobbiamo trovarci in una situazione in cui apriamo l’anta e ci cade addosso il contenuto o in cui abbiamo talmente tante cose stipate da non riuscire a trovare ciò che ci serve.

In una cucina minimal basta che ci siano un tavolo, delle sedie e tutti quegli elementi funzionali e necessari che permettono di cucinare gli alimenti.

La cucina minimalista è caratterizzata dall’assenza di maniglie, le soluzioni utilizzate sono le aperture con gola oppure i push pull, letteralmente spingi e tira.

Per quanto riguarda il top deve essere di un materiale resistente e facile da pulire, la scelta può cadere su gres, HPL, marmo e granito. Tra i diversi materiali il gres è il top di gamma.

Un materiale che si sposa bene con le cucine in stile minimalista è l’acciaio. Spesso lo si ritrova nei lavelli, grandi vasche installate sotto top per mantenere la continuità con l’intera struttura. Il gocciolatoio è un elemento che nelle cucine minimal scompare perché è superfluo e andrebbe ad interrompere la linearità della cucina. Una soluzione che possiamo adottare è scegliere un lavello a scomparsa con miscelatore pieghevole che così resta nascosto sotto la copertura del lavello.

Lavello a scomparsa ideale per le cucine in stile minimal grazie al miscelatore pieghevole e alla copertura che li nasconde quando non servono
Isola con piano cottura a induzione e cappa integrata tipica nelle cucine in stile minimal

I dettagli a cui dare importanza: elettrodomestici, colori e lampade

Le cucine moderne in stile minimal devono essere funzionali ed essenziali. Ecco perché la scelta della composizione, degli elettrodomestici, dei colori e degli altri elementi che concorrono all’arredamento dell’ambiente cucina deve essere fatta con attenzione.

Il piano cottura perfetto per le cucine minimalista è quello a induzione, installato filo top e, nelle cucine più recenti, addirittura all’interno del top.

La parte del pianto cottura, che, in genere, rimane visibile consiste in un’unica lastra di vetro temperato piatta dotata di diverse zone di cottura. È priva di griglie e bruciatori quindi non ha elementi che spezzano la continuità della struttura.

Inoltre, è dimostrato che il piano cottura a induzione cuoce gli alimenti più velocemente, non necessità dell’allacciamento al gas e questo comporta anche l’assenza di possibili fughe di gas in caso di guasto, è semplice da pulire perché non si incrosta e basta un panno umido per pulirlo dalle macchie e, dopo averlo spento, si raffredda velocemente.

L’isola è  un elemento decisamente minimal perché è funzionale e si può rivelare essenziale in una cucina. Certamente per installare un’isola è necessario avere un ambiente ampio ma non è sempre scontato, dipende molto dalla composizione scelta e dalla conformazione della stanza.

In caso di open space, per esempio, può avere la funzione di dividere lo spazio in due, creando così all’interno dello stesso ambiente un luogo dedicato alla preparazione degli alimenti e l’altro dedicato al relax, con l’inserimento di un comodo divano e un mobile per la tv.

L’isola è un piano d’appoggio in più e, in cucina, lo sappiamo bene, non bastano mai.

Sull’isola possono essere installati lavello e piano cottura, o solo uno dei due, può essere utilizzata al posto del tavolo per consumare un pasto veloce oppure per godersi un buon aperitivo insieme agli amici, in piedi, attorno all’isola, facendo due chiacchiere, oppure seduti su degli sgabelli.

L’arredamento minimalista non vuole fronzoli, oggetti superflui, fuori posto. Richiede sobrietà e continuità, linearità della struttura; per questo spesso le cucine in stile minimalista sono dotate di cappe da incasso che rimangono nascoste all’interno del pensile o di cappa integrate al piano cottura ad induzione.

In una cucina minimal i materiali (pietra, liscio, laccato, laminato) hanno poco peso, a fare la differenza è lo schema compositivo. Una cucina minimal può essere come vogliamo l’importante è che rispetti la regola dell’essenzialità e dell’ordine. Anche i colori non hanno limiti: scuri, chiari, vivaci, l’importante è che il top e le ante siano dello stesso colore.

L’ambiente deve essere accogliente e luminoso e giocare sui colori può rendere la cucina tale. Un altro modo per ottenere uno spazio caldo è giocare sul legno e le sue diverse colorazioni, più o meno chiare.

Le cucine minimal richiedono ambienti ampi e luminosi e anche il tipo di luci che si scelgono hanno il loro peso: possiamo decidere di costruire un controsoffitto e installare dei faretti, o inserire un taglio di luce oppure appendere un lampadario dalle linee geometriche in centro alla stanza.

Le cucine minimal sono studiate nei più piccoli dettagli ed è proprio questo a renderle funzionali ed essenziali.

Cucina minimal con ante e top dello stesso colore
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